Cattedrale di Trani
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Castelli e CattedraliPuglia

Cattedrali Romaniche e cripte

La Basilica di San Nicola di Bari e la Cattedrale di Trani emblemi romanici in Puglia. Il periodo svevo-normanno ha arricchito la città anche dal punto di vista artistico-religioso

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Il periodo svevo-normanno non ha contribuito unicamente a rafforzare le città, bensì anche ad arricchirle da un punto di vista puramente artistico-religioso. E' l'esempio di alcune delle meravigliose Cattedrali pugliesi che, costruite tra i secoli XI e XIII, si pregiano della pietra locale, unita a sontuose decorazioni che al contempo si distaccano ed entrano in relazione con la semplicità dei paramenti murari. Rosoni, mensole aggettanti e portali si arricchiscono di arte superba che va a definirne l'identità e che, in quanto tale, contemporaneamente le unisce quali parti di un insieme più complesso, e le differenzia nelle loro peculiarità uniche. Molto spesso le Cattedrali presentano delle cripte, anche queste di preziosa importanza storico-culturale, e si rivolgono, quasi fossero impegnate in un dialogo, verso altri importanti monumenti, che siano santuari o castelli.

La Basilica di San Nicola a Bari

Uno degli emblemi romanici in Puglia è la Basilica di San Nicola di Bari. Iniziata nel 1087 e conclusa il secolo successivo, questa costituisce un esempio di chiesa con soffitto a capriate e matroneo degno di essere imitato in tutte le altre cittadine della zona, come infatti accade nella Cattedrale di San Sabino, ubicata sempre a Bari. La Basilica si erge imponente quasi fosse una fortezza tra due torri mai portate a definitivo compimento. Il protiro con leoni stilofori e gli archetti pensili ne arricchiscono la facciata, ponendosi su di una linea decorativa lombardo-emiliana, mentre di tradizione transalpina è il motivo delle doppie torri. La pianta della chiesa si caratterizza per tre navate, delle quali quella centrale era originariamente coperta di volte a capriate e non presenta un'estensione rilevante. Sempre su questa navata si aprono due archi in corrispondenza del matroneo, tra i più antichi del Sud Italia, con la funzione di rendere più solida la struttura. Presso l'altare maggiore si crea un transetto, sul quale si prevedeva di costruire una cupola ottagonale con lo scopo di verticalizzare la struttura. Anche nella parte posteriore della basilica, come ai due lati della stessa, si ritrovano tracce di altre due torri, tra le quali delle mura andavano a chiudere le tre absidi.
12 fotoCattedrali nelle terre di Federico II
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Le Cattedrali di Puglia

Dalla Basilica di Bari al Duomo di Bitonto. Qui la facciata appare tripartita da lesene ed ogni sezione si caratterizza per un portale, tra i quali quello centrale è particolarmente suggestivo per le raffigurazioni delle scene del Nuovo Testamento. Due bifore ed un rosone in alto al centro completano il prospetto. Addentrandoci negli interni, connotati da una pianta a croce latina, si notano tre navate, ognuna delle quali si completa con un abside finale semicircolare (quello centrale più grande di quelli laterali). Tanto il transetto quanto la navata centrale si vedono sormontati da importanti capriate in legno, sulle quali risaltano i vivaci colori della decorazione, mentre le navate laterali si ricoprono di volte a vela. La cripta, anche qui presente, conserva un prezioso mosaico raffigurante un grifone. A Matera (in Basilicata) ci si imbatte in una Cattedrale risalente al XIII secolo, la cui caratteristica peculiare è un rosone ripartito in sedici raggi, mentre la Concattedrale di Ruvo di Puglia si avvicina da un punto di vista dello stile alla Regina delle Cattedrali di Puglia, la Cattedrale di Trani. Affacciata sul mare, quest'ultima sorprende per la sua straordinaria bellezza, punto di riferimento ben visibile tanto da terra quanto da mare, e costruita con la caratteristica pietra calcarenitica locale. La Cattedrale di Otranto risorge dai resti di una domus romana, di un villaggio messapico e di un tempio paleocristiano. Gli interni della struttura conservano un mosaico di grande valore, da attribuire al monaco basiliano Pantaleone, che lo eseguì tra il 1163 e il 1166. E' con il papato di Urbano II che la struttura fu destinata al culto religioso.

La Basilica del Santo Sepolcro di Barletta e la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo di Lecce seguono l'influenza Borgognona, mentre la Concattedrale di Troia, accoglie allo stesso tempo tradizioni bizantine, armene, pisane e musulmane, ad esempio nei capitelli. Fusione tra romanico e gotico è, invece, quella che permea la struttura della Concattedrale di Barletta. Altre chiese nella città di Trani ed il Duomo di San Corrado a Molfetta sono ulteriori esempi romanici in Puglia. Nello specifico del Duomo, la chiesa a sala si integra con quella cupolata, generando una struttura unica nel suo genere, che dimostra la bravura conquistata dai costruttori pugliesi. Particolare nel suo stile è la Chiesa rurale di Santa Caterina a Conversano, che segue modelli bizantini con la sua pianta quadrilobata ed il tiburio ottagonale, contenente una piccola cupola emisferica.
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