Castelli e CattedraliGravina
Castello di Gravina in Puglia
Della struttura oggi rimangono solo delle mura perimetrali
Prenota hotel a Gravina in Puglia
Hotel e bed & breakfast a Gravina in Puglia: cerca tra i miglior alloggi a Gravina in Puglia e dintorni. Miglior prezzo garantito!
Prenota ora
Il castello di Gravina in Puglia rientra in quelle poche eccezioni che si isolano dalle opere di ristrutturazione che caratterizzano la maggior parte dei castelli nella rete castellare sveva e che si affermano come struttura edificata ex novo, insieme a Castel del Monte, ai castelli di Lucera e alla domus di Foggia. Sebbene l'attualità non possa più godere del castello vero e proprio, del quale, purtroppo, oggi rimangono solo delle mura perimetrali che si ergono su di un colle a 450 metri d'altezza, si può comunque intendere la pianta della struttura, che si mostra rettangolare, con una lunghezza di quasi 60 metri ed una larghezza di 30 metri.
La storia ci insegna che il castello era un tempo organizzato su due piani, dove il più alto era destinato all'imperatore con la sua corte, mentre quello inferiore alla servitù, ai depositi e alle scuderie. Sono le stesse finestre ad indicarci le differenze: ampie e luminose quelle del piano superiore, anguste e cupe le più basse. Fu esattamente nell'anno in cui Federico II si trasferì per la prima volta in questa residenza che si completò il maniero della stessa. La funzione principale della struttura era quella di ospitare le riunioni della Curia Generale, in cui i giustizieri provinciali riportavano il resoconto del proprio operato: queste si tenevano una volta a Maggio ed una a Novembre, scandendo in due parti l'anno. Leggende popolari narrano di una galleria segreta che avrebbe collegato il maniero del castello al Palazzo Ducale realizzato dalla famiglia degli Orsini.
La storia ci insegna che il castello era un tempo organizzato su due piani, dove il più alto era destinato all'imperatore con la sua corte, mentre quello inferiore alla servitù, ai depositi e alle scuderie. Sono le stesse finestre ad indicarci le differenze: ampie e luminose quelle del piano superiore, anguste e cupe le più basse. Fu esattamente nell'anno in cui Federico II si trasferì per la prima volta in questa residenza che si completò il maniero della stessa. La funzione principale della struttura era quella di ospitare le riunioni della Curia Generale, in cui i giustizieri provinciali riportavano il resoconto del proprio operato: queste si tenevano una volta a Maggio ed una a Novembre, scandendo in due parti l'anno. Leggende popolari narrano di una galleria segreta che avrebbe collegato il maniero del castello al Palazzo Ducale realizzato dalla famiglia degli Orsini.